mercoledì 14 luglio 2010

Cittadini contro: comitati on the road


Da un anno a questa parte sono nati a Paderno Dugnano cinque comitati di cittadini che con obiettivi specifici molto diversi hanno iniziato a mobilitare la città e sono diventati protagonisti della politica padernese. Ma come nasce un comitato, chi sono i cittadini che li promuovono e li portano avanti con sacrificio personale ed encomiabile senso civico? Siamo andati a scoprire il più famoso di questi, il CCIRM (Comitato cittadini per l’interramento della Rho-Monza) che è riuscito a portare la sua battaglia iniziata più di un anno fa anche all’attenzione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Parlamento Europeo. L'intervista è a cura di Davide Masi.

"Non concepisco proprio come si possa solo pensare di poter costruire un'autostrada che invada la distanza di sicurezza minima per legge e che possa creare danni per me, per i miei figli e per i miei concittadini." Questa è l’opinione di Ferruccio Porati , creatore del Comitato dei Cittadini Interramento Rho Monza.

Nato a Paderno nel 1965 quando la clinica San Carlo aveva la maternità, cresciuto in una casa di ringhiera ad Affori, Ferruccio è il classico bravo ragazzo, figlio di gente umile e lavoratrice che andava bene a scuola e che non dava problemi alla sua famiglia. Dopo il liceo scientifico si è laureato in ingegneria elettronica con la specializzazione in telecomunicazioni.
Come mi racconta Porati la sua decisione di seguire questa disciplina era dettata dal fatto di poter ricercare la novità che stava emergendo negli anni ottanta nel nord Milano. Un mese dopo aver finito il militare, Porati entrò subito nel mondo del lavoro lavorando per la Siemens a Cassina de Pecchi. Nell’87 era tornato a vivere a Paderno con la sua famiglia in via Battisti e da allora ha sempre vissuto qui.
"Sono stato molto contento della mia scelta di studi poiché lavorando in un ambiente di ricerca e sviluppo potevo , non solo soddisfare la mia curiosità, ma anche vedere in anticipo quella che sarebbe stata la realtà degli anni 90."
Passano gli anni e succedono tante cose nel mondo del lavoro. Il mondo della ricerca tecnologica sembrava fino a ieri al riparo dalle convulsioni prodotte dalla globalizzazione. Invece un brutto giorno cos'è successo? A questa mia domanda la voce di Ferruccio Porati si incupisce "siamo stati vittime della crisi dei mercati" mi risponde "persino la Siemens ha subito questo duro. colpo e molti di noi sono rimasti a terra."
Ma questo non è stato l'unico pugno nello stomaco che hai ricevuto. "No, in effetti no. Quando nel 2009 sono venuto a conoscenza del progetto di ampliare la Milano Meda e di costruire una nuova autostrada per un totale di 14 nastri di asfalto, a poca distanza dalla mia casa in via S. Michele, in un paese già urbanizzato come Paderno Dugnano sono rimasto senza parole; mi sono sentito spogliato di tutto, come uno straccio o una pezza,non siamo stati per niente considerati per gli interessi economici dello Stato. Definirei tutto ciò nazismo."

E' per questo che lei e sua moglie avete deciso di creare questo comitato? "Si, perché ci sta a cuore la salute dei nostri bambini e dei nostri concittadini. Infatti la realizzazione di questo progetto porterebbe a un maggiore inquinamento atmosferico ed custico, oltre a moltissimi disagi e malattie come leucemie e tumori”.

Così avete cercato di ampliare sempre più questo comitato. E' stato difficile?
A questa domanda la voce di Porati si scurisce nuovamente. "Purtroppo è difficile far comprendere alle persone che un progetto come questo tocca tutti e non solo quelli che vivono più vicini all’autostrada. Inoltre la gente si sente distante dall’idea di partecipare a una lotta che la mette in conflitto con istituzioni come la Provincia o il Governo. L’opinione diffusa che tutto ciò sia lontano da noi e che non ci tocchi minimamente. Ma io non mi arrendo, infatti ci stiamo muovendo sia su campo nazionale che europeo per allargare i confini della conoscenza. Oltre ad aver parlato con il Cardinale Tettamanzi abbiamo anche contattato la Commissione Europea di Bruxelles e il Parlamento di Strasburgo per cercare di sensibilizzare l'Unione Europea. Inoltre abbiamo anche una radio in Russia che trasmette in lingua italiana."
In questo modo il Comitato vuole contattare le istituzioni giuste, ma non esclude di poter intraprendere nei prossimi giorni anche un'azione legale.
"Sì, secondo gli avvocati che abbiamo interpellato il costo di una battaglia legale si aggira sui 10.000 euro, e a questo proposito dovremmo cercare di coinvolgere la maggior parte di persone possibili , non solo i condomini di via San Michele che avranno visivamente gli impatti maggiori, ma anche privati cittadini e associazioni."
Porati conclude sottolineando un aspetto che gli sta a cuore. "La strada è ancora dura e molto lunga ma voglio dimostrare ai miei figli di aver combattuto con ogni forza per una causa giusta".
Perché, ha ragione l’ingegnere di Paderno, in queste circostanze la scelta è semplice e chiara: o ci si fa da parte oppure si lotta.

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