venerdì 16 luglio 2010

I giovani alla società degli adulti chiedono una cosa sola: "integrazione"

Che “mondo nuovo” potrebbe nascere se le speranze i sogni e le ricerche dei giovani affamati di sapere trovassero conforto nell’approvazione sociale? Perché oggi l’integrazione non è questione solo degli immigrati che sbarcano in Italia inseguendo la speranza di una vita migliore, ma anche di coloro che tentano affrontando la strada impegnativa della conoscenza e contando sulla loro creatività di dare un contributo a migliorare e rinnovare la nostra società. Sogni che però devono fare i conti con una società ben poco accogliente, che appare troppo distratta sul fronte del ricambio generazionale. È questa la realtà con la quale si devono misurare i giovani padernesi,che sognano di poter cambiare il mondo. Leggere per credere quanto emerso da una ricerca effettuata nella scuola superiore IISS Gadda di Paderno Dugnano.
a cura di Jessica Tozzi



Ai ragazzi della classe 4° T del liceo scientifico, è stato chiesto cosa hanno intenzione di fare nel loro futuro al termine della 5° superiore. Su 21 studenti ben 14, di cui 6 ragazze e 8 ragazzi,sono sicuri di voler intraprendere il cammino universitario, 6 giovani sono ancora indecisi e solo uno non ha intenzione di proseguire i suoi studi dopo la maturità affrontando subito il mondo del lavoro. La motivazione di coloro che vogliono continuare a studiare è soprattutto personale infatti 12 ragazzi hanno avuto sin da piccoli questa aspirazione, mentre solo 2 hanno deciso negli ultimi mesi, perché spinti dalle rispettive famiglie.
(nella foto i ragazzi della 4° T)
Ben 3 ragazzi vorrebbero iscriversi alla facoltà di Scienze della comunicazione, mentre tutti gli altri hanno inclinazioni diverse quali, per esempio, ingegneria, psicologia, mediazione culturale, filosofia, design industriale.

Molti sono i differenti campi in cui i giovani padernesi vorrebbero cimentarsi,perché altrettanto differenti sono le loro passioni. Alcuni raccontano che fin da piccoli amavano giocare con la calcolatrice per fare i conti, altri anziché giocare ad un “normale” nascondino privilegiavano la lettura di un libro.
Camilla, 18 anni, ha deciso di fare l’insegnante di filosofia per questo si iscriverà il prossimo anno alla Statale di Milano.”Ho una vera passione per la filosofia, perché è una materia,che permette di comprendere meglio la società moderna e anche di conoscere meglio la propria persona, la propria razionalità, sentimenti”, afferma la studentessa.
Luca, invece, sempre diciottenne, sin dalle medie ha sempre voluto fare l’ingegnere meccanico ed è ben conscio di avere scelto una strada molto impegnativa. ”Ho scelto di iscrivermi al Politecnico di Milano perché mi piacciono i motori, ma so anche che il mio percorso non sarà facile”.
Cristian, 18 anni, è l’unico studente della classe che dopo la maturità non si iscriverà all’università, perché come afferma lui stesso, ha già un posto assicurato nell’azienda di famiglia. ”Non ho mai avuto una grande passione per lo studio e quindi dopo la 5° superiore andrò direttamente lavorare nella ditta di mio papà”.
Appare evidente come questi ragazzi siano volenterosi e ambiziosi per il loro futuro. Nella classe il dato di iscrizioni all’università è molto alto e molto incoraggiante, poiché si capisce che seppure la società non sia ancora pronta ad accettare e investire sulle menti del futuro, i giovani credono fortemente in un suo possibile cambiamento.
Ci sono ragazzi che non accettano e cercano di combattere “contro questa mediocrità imperante, che non ti considera se non hai una funzione, se non hai conoscenze importanti, se non ti pieghi a studiare non quello che risponde alle tue aspirazioni, ma solo in vista dell’utilità pratica”.
I giovani padernesi non hanno intenzione di inserirsi nelle logiche di questa società che giudicano “nichilista”, ma continuano a sognare, perché, dicono: “i nostri sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi”. Sembra quindi che questi studenti non si vogliano arrendere ad una vita già preordinata, né tanto meno essere sottomessi al grande carro di una società, che guida chi è ben attaccato, per meriti o senza meriti, e che schiaccia chi cerca di resistergli. Perché come diceva Seneca, il filosofo, “ducunt volentem fata, nolentem trahunt” (il destino guida chi lo accetta e trascina chi è riluttante). Ma perché seguirlo se non lo si condivide? E perché rinunciare a sognare un mondo diverso e migliore?

Gadda, una scuola famosa anche in Europa
Una scuola ricca di onorificenze,quella dell’IISS Gadda,Paderno Dugnano. Molti,i nfatti, sono stati nel corso degli anni gli studenti che hanno dimostrato grandi capacità e sono riusciti a ottenere premi prestigiosi, scalzando alunni provenienti da altre scuole italiane e spesso anche da tutto il mondo.

E’ quanto accaduto con il progetto “Di che acqua sei?”, con il quale Angelica Mammoliti (3G), Lara Miccoli (3G) e Omar Pappalardo (5S) hanno vinto una sezione del concorso I Giovani e le Scienze 2009 e hanno partecipato, rappresentando l'Italia, alla competizione mondiale World Water Week 2009 che si è tenuta a Stoccolma dal 16 al 21 Agosto 2009.
Il progetto è stato coordinato dai due professori dell’istituto padernese,la prof.ssa Cappadonna e il professor Pozzoni Inoltre tre studentesse del nostro istituto , Giulia Baronio e Giulia Carraro (4F), Erica Spreggiaro (4G) e Roberta Russotti, una studentessa del liceo scientifico tecnologico Majorana di Cesano Maderno hanno vinto il primo premio (6.000 euro) al concorso "Un premio ai migliori" organizzato dallo Fondazione Brigatti di Monza. I sacrifici per questi ragazzi non sono mancati, infatti terminate le lezioni giornaliere si recavano a seguire i corsi, spesso a Milano, per portare avanti i propri progetti.
E’ da ammirare come questi giovani,nonostante i tanti impegni scolastici, non rinuncino a seguire attività extrascolastiche, ma anzi le portino a compimento con ottimi risultati. Questo è quanto accade al Gadda!Un modesto istituto di istruzione superiore, ma ricco di grandi potenzialità.

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